Antonio Fava
Attore, autore, regista, maestro di teatro comico, musicista (flauto, composizione) e mascheraio
È nato a Scandale, KR, alle ore 5,45 di un giorno di primavera del 1949. Vive a Reggio Emilia, dove si sveglia tutte le mattine alla stessa ora della nascita.
Ha studiato musica anche troppo, ma non può dimenticare le lezioni di Gianfranco Masini. Ne è uscito flautista e semicompositore. Oggi scrive e canta in scena canzonacce. È un canzonacciaro. Agli inizi ha però cantato, con voce ancora bianca, addirittura nel secondo atto della Bohème di Puccini, "Parpignol Parpignol" fra i bambini, nel 1961, a Reggio Emilia, insieme a Pavarotti-Rodolfo, che debuttava proprio lì e proprio in quella Bohème. È poi passato per caso o per destino o per scelta al teatro, trascinando nel frattempo alla bell'e meglio gli studi musicali.
Ha scoperto, quando lui non c'era più, che papà Tommaso, al paese, era un Pulcinella popolare e che mamma Mariù gli confezionava le maschere in velluto. Ha spremuto tutti i familiari e i parenti per ricavarne -cosa che è riuscita- una quantità strabiliante di preziosissime informazioni, che un giorno saranno documentate, riordinate, commentate e magari pubblicate. L'attività teatrale intanto diventava irresistibilmente comica.
Lascia i compagni di iniziazione e passa, prima con Dario Fo a Milano, poi con Jacques Lecoq, a Parigi. E colà lavora alla creazione di spettacoli proprio belli con Jean Pierre Chabrol. In Gallia ha stretto la mano a due presidenti francesi, François Mitterand e Jacques Chirac, per motivi squisitamente culturali. In Italia ha stretto la mano a Fellini, perché è l'unica persona al mondo alla quale avrebbe ed ha chiesto lavoro. Non l'ha ottenuto.
È comicologo e comicurgo. Compone musica, mette in scena, interpreta. Parla, ma tanto, italiano, francese, inglese, spagnolo, catalano; nonché reggiano e crotonese. È regista internazionale. È collaboratore di accademie d'arte drammatiche e università un po' ovunque nel mondo, come maestro di Commedia dell'Arte.
Gira il Pianeta con la sua Commedia dell'Arte. Ha fondato e dirige a Reggio Emilia la Scuola Internazionale dell'Attore Comico, che può accogliere, ogni anno, da 70 a 80 giovani attori e attrici profesionisti, da tutto il mondo. Nella SIAC tutte le lingue e tutte le culture sono benvenute. Fa maschere con la stessa voluttà con cui pasteggia a pane, vino e formaggi.
La moglie Dina è la sua manager. La figlia Marcella (1988) sta entrando in Arte. Il figlio Ferrucio (1994) è gia buffo.
Dice: "Provate a smettere di fumare... ecco, bravi. Ora: provate a smettere di ridere..."